venerdì 30 marzo 2007

Ritorno al Punk per Avril Lavigne



Dopo lo shock per la radicale metamorfosi che ha fatto infuriare i fans, rivedere Avril Lavigne nei panni di una perfetta skater girl fa un certo effetto. Abbandonati gli abiti Chanel, i tacchi alti e l’allure da diva, posa per la copertina del mensile Seventeen e nell’articolo in cui spiega la ricetta della sua felicità, dove l’amore ha un ruolo fondamentale, si fa fotografare con sneakers, smalto nero e guanti a righe in puro stile punk.

Chissà se questo ritorno al passato coincide con l’uscita ad aprile del suo terzo album. E chissà se i fans saranno disposti ad accoglierla con benevolenza nonostante la sua dichiarata passione per il mondo del fashion. Una ragazzina ribelle che ha per amico Karl Lagerfeld dopotutto, non è molto credibile.

mercoledì 28 marzo 2007

"Le nostre prime mille visite"


EHEI RAGA LA REDAZIONE DEL BLOG E FELICE DI RINGRAZIARVI PER LE "NOSTRE PRIME 1000VISITE".SPERIAMO DI RAGGIUNGERE UN TRAGUARDO ANCORA PIU' GRANDE,SOPRATTUTTO,PER MERITO DELLA VOSTRA COLLOBARAZIONE!!!MI RACCOMANDO LASCIATECI TANTI BEI COMMENTI!!!ù
MILLE BACI

domenica 25 marzo 2007

Immagini glitter per i vostri blog!!!

Ciao raga oggi la redazione di questo blog ha deciso di presentarvi alcune immagini glitter per i vostri blog.Ci teniamo a precisare che il contributo è fornito da:

gemelleglitter

Ecco a voi i lavori grafici...buona visione XD!!!












venerdì 23 marzo 2007

Gemelli DiVersi:il nuovo singolo "Ancora un pò"

S'intitola Ancora un Po' la ballad inedita firmata dai Gemelli DiVersi per la colonna sonora del fortunato film Notte prima degli Esami Oggi.Ancora un pò, sarà incluso nel nuovo album del duo in arrivo a fine aprile.

Ecco il testo della canzone:
Vedi, vedi, vedi...
Com'è serio quel ragazzo infondo alla classe all'ultimo banco
quante domande durante l'ultima ora dell'ultimo anno
lui sta pensando che fuori c'è un mondo che aspetta soltanto di essere cambiato
è preoccupato pensa agli amici che ha accanto "che fine faranno?"
Un po' gira la testa se pensa che questa è la fine di giri di giostra
tanti sogni però alla domanda "che farò da grande?" non ha una risposta
non vede l'ora di uscire dalla massa
che dura più di uno scritto più della maturità
in città c'è già chi sa dimostrarmi come si può fallire
tra un rimorso, un rimpianto, rischiando ogni santo giorno d'impazzire
io non voglio fuggire piuttosto soffrire
sempre un po' fissando se stesso allo specchio quando l'ha vista ridere in cortile
ed è stato un lampo soltanto uno sguardo un istante perfetto hai capito?
Anche quando sfugge il senso esiste un motivo per essere vivo!

No non mi rendo conto
ma so che non prendo sonno
se penso che ti perderò...
voglio gridarlo al mondo
l'amore non dura un giorno o no?
Da adesso dubbi non ne ho...

E mentre si allontana il tram
la scuola sembra piccola
per quanti pochi giorni soli io e te
ed ora dove mai sarà?
In viaggio all'università
dov'è che si può litigare e poi giocare alla libertà
Gli esami iniziano da qua
ma fuori c'è chi insegna già come si prende e non si da...no...
L'unica certezza che ora ho...dimmi...
noi proviamo insieme ci sarò

No non mi rendo conto
ma so che non prendo sonno
se penso che ti perderò...
voglio gridarlo al mondo
l'amore non dura un giorno...o no?
Da adesso dubbi non ne ho

Con un po’ di paura mentre si fa sera lui fissa la luna pensando che lascia
scritti sui banchi distanti negli anni vissuti tra sole e burrasca…
si sente fragile, instabile, piangere è facile ma
tocca rialzarsi e rimboccarsi le maniche qua…
nessuno da niente per niente, lo pensa da sempre mentre riempie
pagine, pagine rivivendo ogni immagine tra
gli amici e i professori,
le zuffe ed i primi amori,
mille e più errori e le migliori occasioni con milioni di pari
un esame da dare e una donna da amare ed un mare di strada da fare,
il giorno scompare stringe i pugni e vorrebbe urlare

No, non mi rendo conto
ma so che non prendo sonno
se penso che ti perderò…
voglio gridarlo al mondo
l’amore non dura un giorno…o no?
Ne resta sempre ancora un po’

giovedì 22 marzo 2007

Gabriele Tononi D.O.C.

Gabriele Tononi è la voce di una giovane band romana, fondata nel settembre del 2006, e chiamata D.O.C., nata dopo lo scioglimento dei Farewell. I D.O.C., oltre a Tononi, sono formati da Gabriele Borsoi, basso; Matteo Abbatiello, batteria e Dario Pierini. Il brano con cui Tononi è balzato agli onori della cronaca si intitola "Ho voglia di te" ed è una delle canzoni che accompagnano le sequenze del film "Ho voglia di te", con Riccardo Scamarcio e Laura Chiatti. Noi vi segnaliamo il testo della canzone di Tononi
gemelleglitter
Testo di "Ho voglia di te":
La semplicità con cui ti ho trovata
è stata un mistero
Due anni fuori perso nei pensieri
in un altro emisfero
Sorridi dolcemente guardi avanti
è tutto come un incanto
Non ci credo che io possa star con te
E penso intanto che
io ho voglia di te non capisco
perché non c'è niente da dire
io ho voglia di te non capisco
perché non c'è niente da fare

I ricordi non son più un problema
io mi lascio andare
sfreccio via nella città
con te che ti fai tanto amare
io ho voglia di te non capisco
perché non c'è niente da dire
io ho voglia di te non capisco
perché non c'è niente da fare

Incontro lei che mi ha lasciato dentro
un vuoto così immenso
Il bello è che non mi fa più
effetto starle così accanto
Perché... perché... perché...

Io ho voglia di te non capisco
perché non c'è niente da dire
io ho voglia di te non capisco
perché non c'è niente da fare

HO VOGLIA DI TE!!!
HO VOGLIA DI TE!!!
HO VOGLIA DI TE!!!


Ed ecco a voi il video della canzone:

mercoledì 21 marzo 2007

Scusa ma ti chiamo amore

“Buongiorno mondo. La tua Niki a rapporto. Aspetta che mi stiracchio un po’. Non ci credo… È stato favoloso! Basta non ci pensare, Niki. Torna normale. Fly down… Piedi per terra. Non tre metri sopra il cielo… Più si sale in alto... e più ci si fa male quando si cade!”
Ecco la storia a grandi linee.
Rispetto ai romanzi precedenti dell'autore, questa volta i protagonisti non sono tutti giovanissimi.
Alex ha quasi trentasette anni (età che solo negli ultimi anni lo fa definire “ragazzo”) ed è stato da poco lasciato dalla sua storica fidanzata Elena. Ha una mamma (a cui non ha il coraggio di parlare dell’abbandono), delle sorelle sposate con figli, amici anch’essi già “sistemati”. È un pubblicitario di un certo successo, ma la sua carriera potrebbe essere messa in pericolo da un giovane e rampante nuovo assunto in azienda.
Conosciamo poi gli altri protagonisti del romanzo, i “ragazzi veri”: altra età, sono tutti intorno ai diciassette, diciotto anni, problemi adolescenziali, dialoghi divertenti e specchio della mentalità e delle abitudini dei più giovani. Tra loro c’è Niki, ha diciassette anni, è davvero bella ed è anche intelligente e spiritosa.
Caso vuole che i due, Alex e Niki, si incontrino: un incidente, per fortuna non grave, in macchina c’è lui, per terra lei caduta dal motorino. Non si è fatta male e così Alex l’accompagna a scuola, lasciandole il suo biglietto da visita per l’assicurazione.
Mentre l’autore segue gli altri personaggi, concentriamo invece l’attenzione sui due protagonisti: i loro incontri, prima amicali e pieni di ironia, poi sempre più intimi... ed è rapidamente amore!
Ma la differenza d’età crea ben presto problemi: sono soprattutto i genitori di Niki a essere preoccupati. Le bugie, le classiche bugie da liceale, i ritardi per cena, le fughe fuori città per un primo bagno, e poi i compiti in classe: problemi che, generazione dopo generazione, tutti hanno vissuto e a cui pensano con affetto anche quelli che hanno superato l'adolescenza da parecchi anni.
Ed ecco che Alex scopre Niki ogni giorni un po’ di più: ora bambina, ora donna, ed è questo che lo affascina, lo attira. E Niki senta per la prima volta nella vita l'intensità di un amore vero, un'attrazione fortissima, un senso di vuoto se lui è assente.
… ma quando Elena, la ex fidanzata, ritorna pentita, quando dice che è pronta a sposarlo, ecco la confusione nella mente di Alex diventa insopportabile. Vorrebbe essere saggio, vorrebbe seguire il buonsenso, attraversa giorni difficili ma la verità, la verità dei sentimenti, alla fine vince.

La maturità è sempre meno questione d’età, sembra dire l'autore, l’adolescenza può non essere legata ai diciassette anni e poi l’amore è quel sentimento che va ben oltre le formalità, che sa superare mille barriere, che non accetta il classico buonsenso, insomma che finisce sempre con il dimostrare e far valere le proprie ragioni.
Un libro leggero, pieno di tenerezza, che scorre con facilità e che non dà mai troppo peso al negativo della vita, insomma una specie di invito all’ottimismo e a seguire gli impulsi dei sentimenti
.


Le mie opinioni a riguardo:
Direi anche meglio di 3msc!!!Il primo ti prende tantissimo e lo divori,in alcuni punti è più profondo.Questo invece è scritto con così tanta freschezza,con così tanta naturalezza,che una pagina tira l'altra...Certo un po' surreali determinate situazioni,ma in fondo si tratta di pagine macchiate d'inchiostro,non della realtà!!!......E poi tutto è così perfetto:Niki,la protagonista, ha delle amiche favolose,le O.N.D.E. (Olly,niki,Diletta,Erica),inseparabili,complici in tutto e per tutto anche se diversissime l'una dall'altra.Per non parlare poi della storia con alex,del loro viaggio a Parigi (tutto organizzato da lui per il compleanno di lei),la loro fuga sulla neve,e poi...alla fine,quel faro,il faro dell'amore,dove si ritrovano dopo essersi persi...NIki,la ragazza dei gelsomini,bella,dolce,fresca,vera...Peccato che si tratti solo di pura fantasia...Moccia,mi hai fatto sognare,questa volta ti meriti un 10 e lode,davvero...aspetto il quarto!

Ed ecco a voi il faro dove Niki e Alex si ritrovano:

martedì 20 marzo 2007

Da "Amici"...a Sanremo:"I Pquadro"



Biografia

Un duo nato da una grande amicizia e da un’unica passione per la musica quello dei Piquadro: ovvero Piero Romitelli e Pietro Napolano.
Piero, 20 anni, nasce a Civitanova Marche sotto il segno del Cancro;
Pietro, 22 anni, di Mugnano di Napoli, è del segno del Toro.
I due si conoscono sui banchi di scuola della trasmissione Amici di Maria e subito scoprono un forte feeling musicale, oltre alla condivisione per la stessa passione: il canto.
Tutto questo sfocia in una collaborazione artistica che li porta a collezionare un successo dopo l’altro, affacciandosi nel panorama musicale nazionale.
Alla prima esperienza post-amici infatti è subito una vittoria: entrano nella rosa dei finalisti del Festival di Napoli, diretto artisticamente da Gianni Bella e arrivano alle semifinali del “Festival delle Arti” diretto dal patron Andrea Mingardi.
Nel 2004 salgono sul palco dell’Ariston come coristi di Gigi d’Alessio nella 54° edizione del Festival di San Remo.
Nel luglio 2006 esce il loro primo singolo dal titolo “Segreti” , firmato Rubino - Di Tella e distribuito, insieme al video in un unico CD/DVD, con la rivista Amici di Pop’s: quarantamila le copie vendute.
Il brano entra nella programmazione di tv musicali quali Radio Italia Tv e Match Music e si diffonde in oltre duecento emittenti televisive regionali, grazie anche al programma “Mille Voci”; è trasmesso anche in molte radio locali e promosso nella trasmissione “Stelle Emergenti”, in onda su Rai Due, condotta da Barbara Chiappini.
L’estate 2006 segna anche l’inizio del loro primo mini-tour che li vede protagonisti in molte realtà italiane: tra le più importanti “La notte Bianca” di Napoli ed il “Pizza Fest” sponsorizzato da Radio Kiss Kiss network. Sono premiati nella serata di Gala “La bella e la musica” condotta da Amedeo Goria.
Nell’ottobre 2006 partecipano all’Accademia Sanremo Lab presentando il brano “Malinconiche sere” , scritto da Rubino - Di Tella e, dopo lunghe audizioni e selezioni passano dai 250 ai 40 fino a vincere l’Accademia.
Tra i dodici vincitori vengono successivamente scelti dalla Commissione RAI, presieduta da Pippo Baudo, per partecipare alla 57° edizione del Festival di San Remo nella categoria Giovani. Attualmente stanno lavorando al loro primo album che uscirà subito dopo il Festival.

6 domande ai PQUADRO :
1 ) Chi sono i PQUADRO e come sono nati?
IL DUO, FORMATO DA PIETRO NAPOLANO E PIERO ROMITELLI, NASCE CIRCA DUE ANNI FA DA UN INCONTRO DEI DUE RAGAZZI ALLORA CANTANTI SOLISTI CON GLI
ATTUALI AUTORI/PRODUTTORI BRUNO RUBINO E PINO DI TELLA.

2) Cosa significa per Voi il traguardo Sanremo?
-I L SOGNO DI UNA VITA. PER NOI POTREBBE ESSERE SI UN TRAMPOLINO DI LANCIO, MA E' SOPRATTUTTO IL RAGGIUNGIMENTO DI UN GRANDE TRAGUARDO.
SICURAMENTE CI AUGURIAMO DI FAR BENE SOPRA IL PALCO E DI RENDERE AL MEGLIO IL BRANO "MALINCONICHE SERE" E PERCHE' NO, MAGARI IL PODIO CI FAREBBE GOLA.


3) L'esperienza di AMICI cosa Vi ha lasciato?
SICURAMENTE C'HA LASCIATO UN BAGAGLIO DI ESPERIENZA NON INDIFFERENTE E C'HA PERMESSO DI FARCI CONOSCERE AD UNA VASTA GAMMA DI PUBBLICO.

4) Di cosa parla la Vostra canzone Sanremese?
"MALINCONICHE SERE" PARLA DI UNA STORIA D'AMORE ORAMAI VOLTA AL TERMINE. IN ESSA SI CELA MALINCONIA (COME APPUNTO SOTTOLINEA IL TITOLO), RIMPIANTO E RABBIA.

5) Quali sono i Vostri punti di riferimento musicali?
- PIERO: TIZIANO FERRO, LAURA PAUSINI E ROBBIE WILLIAMS
- PIETRO: ALEX BARONI, CLAUDIO BAGLIONI E CRAIG DAVID


Infine il video del singolo "Malinconiche Sere":

ZERO ASSOLUTO : l'album più venduto tra quelli presentati a Sanremo



Secondo i dati Nielsen dell’ultimo weekend, “Appena prima di partire” è il disco più venduto tra gli album presentati a Sanremo.
“Appena prima di partire” è anche la migliore “new entry” nella programmazione radiofonica secondo il Music Control Nielsen.
Gli Zero Assoluto sono in testa alle classifiche di vendita per quanto riguarda gli album presentati a Sanremo: il loro “Appena prima di partire” è infatti l’album più acquistato, secondo i dati di mercato dell’ultimo weekend, tra quelli presentati alla 57a edizione del Festival di Sanremo.
La classifica ufficiale di vendita li vede in quarta posizione dietro a Elisa, Mario Biondi e Tiziano Ferro.
Il monitoraggio del Music Control Nielsen vede inoltre oggi (lunedì 12 marzo) “Appena prima di partire” come miglior new entry del weekend, al diciannovesimo posto tra i dischi più passati dalle radio.
“Appena prima di partire” e’ il secondo album di Zero Assoluto che contiene, oltre al brano presentato a Sanremo e ad altri otto inediti, tutti i singoli di maggior successo del gruppo pubblicati negli ultimi due anni: a partire dalla splendida “semplicemente” (disco di platino nel 2005), “Svegliarsi la mattina” (presentata alla scorsa edizione del Festival di Sanremo, doppio disco di platino nel 2006 e per 53 settimane presente nella classifica dei singoli piu’ venduti) e “sei parte di me” (il successo della scorsa estate che valse agli Zero Assoluto il premio come “rivelazione dell’anno” al Festivalbar, disco di platino nel 2006).
L’album, sempre prodotto in collaborazione con Danilo Pao ed Enrico Sognato, e’ in tutti i negozi di dischi dal 02 marzo ad un prezzo imposto di €14.90.

Ecco il video del singolo "Appena Prima di Partire":

Musica: Meneguzzi Sesto a Sanremo Ma Primo In Classifica

A una settimana dall'uscita nei negozi, ''Musica'', il nuovo singolo di Paolo Meneguzzi che si e' piazzato sesto al Festival di Sanremo, ha conquistato la prima posizione della classifica Fimi Nielsen dei singoli piu' venduti della settimana. Alla realizzazione di "Musica" hanno partecipato anche due importanti artisti svedesi, Matthias Brann, che insieme a Paolo Meneguzzi e Dino Melotti ha curato la preproduzione, e l'arrangiatore Erik Lidbom; del mixaggio si e' occupato, invece, il londinese Matt Howe, vincitore di un Grammy Award per l'album "Miseducation" di Lauryn Hill. "Musica" e' una ballata pop che racconta non solo la prima ragione di vita del cantante, ma anche la ricerca, sperimentata negli ultimi due anni, condotta tra i diversi generi musicali. Il singolo ha anticipato l'uscita dell'omonimo album che contiene dodici brani inediti, su etichetta Around the Music.

Ecco un collage con le foto del famoso cantante:



Infine il video del singolo "Musica":

venerdì 16 marzo 2007

E' nata una stella:Stefano Centomo




5 DOMANDE A STEFANO CENTOMO:
1 ) In poche battute, raccontati ai lettori di Festival.


Stefano Centomo, 20 anni, vivo in un piccolo comune della provincia di Vicenza. Frequento la facoltà di informatica Multimediale a Verona e ho diversi hobby: il go-kart, i computer, la tecnologia, l’informatica e lo scii!!! La musica è la prima vera passione, tanto che a 6 anni ho iniziato a studiare il pianoforte. A 12 anni mi sono avvicinato al mondo della musica pop italiana, iniziando a buttare giù alla tastiera qualche melodia, portando avanti nel contempo gli studi di musica classica.


2) Cosa significa per te il traguardo Sanremo?

Penso che partecipare al Festival di Sanremo sia un'opportunità importante e sono convinto che sarà anche un'esperienza incredibile! A Sanremo però bisogna arrivare preparati e portare con sè una buona dose di realismo perchè si può rischiare di salire sul palco per 3 minuti e poi sparire; insomma è un'ottima vetrina, un punto di partenza... non un traguardo...


3) L'esperienza Sanremolab cosa ti ha insegnato?

Sanremo Lab è un concorso importantissimo. Parteciparvi mi ha dato l'opportunità di conoscere molte persone provenienti da tutta Italia e con alcuni ho stretto un legame d'amicizia. Ho parlato anche con musicisti professionisti e ho appreso molte cose nuove. Sanremo Lab inoltre organizza corsi di composizione, tecnica vocale e dibattiti sulla situazione del mercato musicale ...


4) Di cosa parla la tua canzone Sanremese?

“Bivio”, parla delle scelte della vita e di come ogni piccola o grande decisione quotidiana porti a intraprendere percorsi diversi. Idealmente ci sono tante vite parallele quante le decisioni che abbiamo dovuto prendere.



5) Quali sono i tuoi punti di riferimento musicali?

I miei idoli della musica pop-rock internazionale sono: Coldplay, Queen, U2, Damien Rice, Green Day, Bon Jovi, Robbie Williams etc etc etc (la lista sarebbe interminabile), mentre per la realtà italiana adoro i Negrita, Nicolò Fabi, i Negramaro, Cesare Cremonini, DolceNera, Battisti etc etc etc (anche qui lista sarebbe interminabile)…


Eccoi a voi un video con le immagini più belle del cantante:

mercoledì 14 marzo 2007

I lucchetti dell'amore...



"E' incredibile che una manifestazione di gioia debba subire un atto di vandalismo per colpa delle assurde critiche della sinistra". Il Presidente del XX Municipio, Massimiliano Fasoli, ha stigmatizzato così la sparizione di diversi lucchetti attaccati al lampione degli innamorati di Ponte Milvio. La segnalazione è arrivata stamani ai vigili urbani del XX gruppo da parte di alcuni passanti che hanno notato la mancanza delle serrature.

Nei giorni scorsi una querelle era nata tra quanti, a sinistra, chiedevano la rimozione dei lucchetti, e gli esponenti di centrodestra, compresi gli amministratori dell'ex circoscrizione, che difendevano il gesto come una spontanea manifestazione dei sentimenti giovanili.
"L'Acea - spiega Fasoli - aveva verificato che non esisteva alcun problema di stabilità". Sul "gravissimo atto vandalico" l'assessore municipale ai Lavori pubblici Marco Daniele Clarke e il vice presidente e assessore alla Cultura, Marco Perina, parlano di esplicite "responsabilità morali e politiche del centrosinistra e del Campidoglio".

Ma Veltroni rimanda le accuse al mittente: "Esistono dei disgraziati che questa notte hanno fatto una cosa stupida e inutile. Abbiamo accertato che i lucchetti non rappresentano alcun pericolo, quindi rimarranno lì".
"I lucchetti - aggiunge - mi piacciano e mi piace che ci siano nella mia città perchè sono un'espressione poetica molto bella". E poi conclude: "Ci tengo a ribadire che si tratta di simboli dell'amore e quindi eviterei qualunque tipo di strumentalizzazione politica. I ragazzi devono sapere che la città rispetta e tutela i loro sentimenti".

Intanto il Municipio sta avviando il percorso per lo svolgimento del concorso di idee 'Un lucchetto per amore' che ha già ricevuto l'adesione di alcuni studi di professionisti. Contatti sono stati avviati con il dipartimento Itaca dell' Università 'La Sapienza', e una prima risposta verrà data con installazioni di design che accoglieranno le serrature senza stravolgere il rito dei giovani.



Ragazzi ecco a voi un video accompagnato dalla canzone di T.Ferro"La paura che":

Dopo Troy...è la volta delle Termopoli:"300"



Recensione:
Dopo una serie di avventure sfortunate con il mondo della celluloide ormai si può dire che Frank Miller sia stato ricompensato. Tutto è iniziato com'è noto con "Sin City", che al di là di pregi e difetti ha comunque imposto un nuovo modo di rapportare l'immagine cinematografica al fumetto, secondo un metodo che potremmo definire "filologico". In parole povere la "graphic novel" (termine intraducibile e certamente più alto del nostro "fumetto", spesso dispregiativo) viene usata come storyboard e guida per la resa visiva del film, dai personaggi ai costumi, dalle scenografie alle inquadrature.

L'omonima "graphic novel" da cui è tratto il film di Zack Snyder racconta la cronaca dell'epica battaglia delle Termopili del 480 a.C. in cui Leonida e trecento soldati scelti della sua guardia personale fronteggiarono per tre giorni l'immenso esercito persiano del re Serse. Il loro coraggio fu d'ispirazione alle altre città greche che si unirono affrontando efficacemente la minaccia comune. Questa è la storia. Bisogna tenere a mente che "300" nella mente di Frank Miller non era una ricostruzione storica, non ricercava l'accuratezza nella rappresentazione delle forze in gioco o degli scenari geopolitici in atto. Quello che a lui interessava era analizzare come pochi uomini con la semplice forza di volontà abbiano potuto tenere in scacco il più grande esercito del mondo antico. C'è una linea di continuità fra Leonida e Marv di Sin City: entrambi nel loro sacrificio consapevole sconfiggono il potere anche e soprattutto nel momento in cui questo riesce a porre fine alle loro esistenze terrene.

Il film di Znyder rende le atmosfere dell'opera di Miller ancora più cupe e claustrofobiche, con un risultato finale che ricorda molto i momenti più cupi nella parte terza del "Signore degli anelli". In "300" ci troviamo di fronte ad una pellicola "epico-fantasy", con costumi sgargianti ed animali esotici che qui diventano quasi fantastici. La violenza è estrema, eccessiva, le scene di battaglia si susseguono in un orgia di mutilazioni e decapitazioni spettacolarizzate e coreografate. Da questo punto di vista è un'operazione trasparente: chi non è interessato se ne tenga alla larga. Il cast è all'altezza del carattere leggendario della vicenda, e se non lo è naturalmente viene reso altissimo con la CGI, come Rodrigo Santoro che diventa un torreggiante Serse alto più di due metri. La recitazione di Gerard Butler nella parte di Leonida è ispirante, ma alla lunga la sua declamazione sulla soglia dell'esaltazione finisce per appiattire leggermente il personaggio.

Semplificazioni, situazioni sopra le righe e torrenti di sangue e cadaveri sono gli ingredienti per le quasi due ore di questo spettacolo senza compromessi, ma molto accattivante. Dovete solo stabilire preventivamente se è per voi una delizia oppure un banchetto francamente indigesto.

La frase: "Godetevi la vostra colazione, perché stanotte ceneremo all'inferno!"

Mauro Corso By Filmup

Ecco alcune immagini dell'epico film:






Ed ora il Trailer Ufficiale del Film:

Promesse e Lucchetti:Un curioso rito d’amore sul Ponte Vecchio




Il nuovo film"Ho voglia di te"come l'omonimo libro dell'ormai famoso Federico Moccia,documentano l'esistenza della tradizione dei lucchetti di Ponte Milvio a Roma.Ma il fenomeno è originario di Firenze.
Una leggenda metropolitana (sì, si può parlare di leggenda anche se l’evento ha origini recenti), racconta che tutto ebbe inizio una quindicina di anni fa per merito degli allievi ufficiali della Scuola di Sanità in Costa San Giorgio a Firenze, i quali, il giorno del congedo, avrebbero usato il lucchetto dello stipo che avevano in caserma per chiuderlo intorno ad un cavo elettrico che penzola da una spalletta del Ponte Vecchio. Con questo gesto, e il conseguente lancio della chiave nelle acque dell’Arno, intendevano mettere un sigillo tangibile al loro amore verso la città che li aveva ospitati per un tratto della loro esistenza.
Si accennava alla leggenda perché la Scuola è ora definitivamente chiusa ed è quindi impossibile verificare la veridicità di quel racconto; dunque conviene consegnarlo all’ambito del favoloso, dell’immaginario, dell’incerto.

Quel che invece è certo, documentabile e sotto gli occhi di tutti, è il prodigioso proliferare di quelle piccole serrature che a poco a poco sembra vogliano imprigionare tutto quello che in qualche modo sporge nella parte centrale del Ponte Vecchio.
Perché ora che al cavo elettrico non è più lecito attaccarsi per ovvie ragioni di sicurezza, ci si rivolge alla piccola grata che circonda il busto di Benvenuto Cellini, ad antiche maniglie che sporgono dalle mura secolari, a vetusti ganci chissà a quale uso in passato adibiti.

Ma chi sono i protagonisti di questi singolari "incatenamenti"? Se originariamente - stando alle testimonianze di chi lavora da anni in quella zona del ponte - erano i freschi sposi giapponesi che, dopo la cerimonia in Palazzo Vecchio, si trasferivano sul ponte per le foto rituali, con il passare del tempo questa romantica pratica si è allargata a tutte quelle coppie che, innamorate non solo fra loro ma anche della città che li ospita, intendono suggellare quello stato d’animo scrivendo sul metallo i loro nomi, la data e talvolta una frase di circostanza, come "amore eterno", "uniti per sempre" o il più esotico "4 ever" e così via.

La Sovrintendenza alle Belle Arti guarda con curiosità e con indulgenza a questa pratica tutto sommato simpatica e, per il momento, innocua.
«Inoltre - riferisce un funzionario - solo pochissime città possono vantare il privilegio di una simile attenzione».
Che si sappia, questo tangibile legame di affetto si registra anche a Londra e a Parigi.

lunedì 12 marzo 2007

Il Mitico Fumetto si tramuta...in un Grande Film:"Ghost Rider"


Trama:
La trama di Ghost Rider narra del giovane motociclista stuntman Johnny Blaze (Nicholas Cage, finalmente in un ruolo da supereroe tanto agognato) che per salvare la vita del padre vende la sua anima a Mephistopheles (Peter Fonda) e abbandona tristemente la candida Roxanne Simpson (Eva Mendes), amore della sua vita. Anni dopo la strada di Johnny incrocia nuovamente quella di Roxanne, ora arrembante reporter, ma anche la strada di Mephistopheles che offre a Johnny la possibilità di liberare la sua anima se accetterà di diventare il fiero, leggendario Ghost Rider, un soprannaturale paladino di vendetta e giustizia. Mephistopheles incarica quindi Johnny di sconfiggere Blackheart (Wes Bentley), che di Mephistopheles è figlio ma anche nemesi personale, il quale progetta di destituire il padre e fondare un nuovo inferno ancora più terrificante.
Nel cast troviamo anche Matt Long nel ruolo del giovane Johnny e Donald Logue nella parte di Mack, il meccanico di fiducia nonché migliore amico di Blaze.
Adattatore del fumetto della Marvel, sceneggiatore e regista è Mark Steven Johnson, già noto per Elektra e Daredevil.

Alcune Immagine del Motociclista:














Ed Infine il Trailer Ufficiale rigorosamente in Italiano...Buona Visione:

domenica 11 marzo 2007

Babi&Step:nessuna storia finisce mai davvero...3MSC

Amare è un pò come perdersi nell'altra persona,iniziara a naufragare in quel letto fluire di sentimenti ed emozioni.Ma il destino a volte ti separa,senza pietà,dalla tua dolce metà..è sei lì che magari piangendo nel buio della tua cameretta,ti riaffiorano i ricordi...basta anche solo una canzone,una frase letta su di un libro,un indumento,un posto...qualsiasi cosa ti porta alla tua anima gemella...e questo perchè:


E quindi perchè non rifarsi alla storia d'amore tra Babi e Step,i due amatissimi protagonisti di 3MSC,capolavoro di F.Moccia.
Ecco quindi a voi un video...buona visione!!!

Vasco Rossi vs Ligabue...per voi ki dei 2 ha la meglio?!?

Vasco Rossi o Ligabue???ki dei 2 è il vostro artista preferito???forza rispondete in tanti!!!!!!!


Ed ecco un collage del grande Vasco:


Ed ecco l'altro gladiatore:il mitico Ligabue:

E dopo il Film Cult dei Giovani 3MSC....ecco a voi "Ho Voglia di Te"


Trama&Recensione:
Si comincia sulle note della storica "The passenger" di Iggy pop ed ecco che, dopo i titoli di testa, rientra in scena Step (Riccardo Scamarcio), delinquentello protagonista di "Tre metri sopra il cielo" (2004), tratto dall'omonimo romanzo di Federico Moccia e diretto da Luca Lucini, nel quale finiva per intrecciare una storia d'amore con la romantica diciottenne Babi (Katy Saunders), studentessa modello appartenente ad una famiglia della Roma bene.
E sono ancora una volta le pagine di Moccia (le stesse che danno il titolo al film) la fonte d'ispirazione per questo sequel in cui Step, che ha un difficile rapporto con la madre (Caterina Vertova) ed ancora porta con sé il dolore per la morte del vecchio amico Pollo (Mauro Meconi), torna nella capitale tricolore dopo aver trascorso due anni negli Stati Uniti, per poi fare la casuale conoscenza con la travolgente Gin (Laura Chiatti), probabile candidata a prendere il posto di Babi nel suo cuore.
Il timone di regia passa nelle mani dello spagnolo Luis Prieto, in precedenza autore dell'inedito "Condom express" (2005), il quale si cimenta con l'italico universo giovanile d'inizio millennio, fatto di caotiche discoteche e sms; ma, sebbene il film di Lucini, pur essendosi trasformato in un vero e proprio teen-cult (con circa 200000 dvd venduti), non fosse del tutto riuscito, "Ho voglia di te" si presenta decisamente peggio.
In mezzo ad un cast da dimenticare, Scamarcio e la Chiatti - che si cimentano perfino in una sequenza di sesso alquanto audace, se consideriamo il target adolescenziale cui il lungometraggio si rivolge principalmente - ce la mettono tutta per risollevare le sorti di un sequel penalizzato da una messa in scena degna di una fiction destinata al piccolo schermo, ma lo script, concepito da Teresa Ciabatti in coppia con lo stesso Moccia, riserva dialoghi talmente ridicoli che spesso indistinguibili risultano i momenti d'ironia e la comicità involontaria.
E, accompagnati da una colonna sonora costituita da immancabili hit del momento (si spazia da Tiziano Ferro a Robbie Williams, passando per Frou Frou e Cassandra Wilson), ci si annoia non poco, mentre sempre più evidente appare la mera natura commerciale del prodotto, confezionato esclusivamente ad uso e consumo degli spettatori under 18.
Quegli stessi spettatori che, pericolosamente, s'impadroniscono del superficiale sguardo della macchina da presa di Prieto per assistere, in maniera paradossale, ad un campionario su celluloide di tutti i loro aspetti negativi: dalle gare di velocità in moto alle ragazzine imbottite di droga ed incoscientemente prese a fare sesso con gli sconosciuti, senza dimenticare la sfrenata voglia di apparire in tv e, soprattutto, la venerazione esclusiva di ciò che viene definito esteticamente bello.

La frase: "Sai a cosa servono le regole? A non buttarsi troppo in una storia, perché innamorarsi fa paura a tutti".

Francesco Lomuscio by Filmup

Ecco alcune bellissime immagini del film:






Ecco a voi la nostra solita chicca...il Trailer ufficiale del film....Buona Visione:

Non c'è 2.....senza 3: Saw III



Trama:
Dopo essere sfuggito alla polizia, Jigsaw, aiutato da Amanda, enigmista apprendista, ha già focalizzato la sua prossima vittima. Si tratta della dottoressa Lynn Denlon, che tra l'altro dovrà curare Jigsaw, che si trova in pericolo di vita. Tutto questo, mentre Jeff, un'altra vittima, sta cercando di risolvere il gioco mortale che é stato preparato per lui...

Alcune Foto Agghiaccianti:








E dopo qst foto da brividi ecco la rencensione del film......Recensione:

Un tizio dal piede incatenato tenta disperatamente di liberarsi: il sadico serial killer Jigsaw (Tobin Bell) è tornato! Sfuggito alla polizia ed affiancato da una complice, come avevamo potuto apprendere al termine del secondo capitolo della fortunata serie horror-thriller iniziata da James Wan con lo splendido "Saw-L'enigmista" (2004), è ancora a caccia di sventurate vittime da sottoporre ai suoi perversi test, mentre il cancro provvede a consumarlo. Nelle sue grinfie, infatti, cade questa volta la dottoressa Lynn Denlon (Bahar Soomekh), la quale si trova costretta a fare di tutto per tenerlo in vita, mentre Jeff (Angus Macfayden), padre desideroso di vendetta nei confronti dell'uomo che causò la morte del figlio in un incidente automobilistico, viene introdotto in un percorso da affrontare attraverso il conseguimento dei classici, diabolici "giochi enigmistici".
E' subito chiaro, quindi, che la situazione alla "Cube" (1997) su cui vennero costruiti i primi due episodi, la quale prevedeva una o più persone rinchiuse in un'ignota "prigione", viene qui ritoccata in favore di due trame progressivamente sviluppate in parallelo; ma ciò, nonostante la quasi totale presenza di interni, contribuisce non poco ad alleviare quel particolare ed indispensabile senso di claustrofobia e disorientamento che emergeva nei tasselli precedenti, le cui ambientazioni, ristrette e prive di alcun contatto visibile con il mondo esterno, finivano per risultare geograficamente incollocabili.
Purtroppo, però, le note negative di "Saw 3" - diretto da Darren Lynn Bousman, già responsabile dell'ottimo "Saw 2-La soluzione dell'enigma" (2005) - non si riducono a questo, in quanto, tra toraci scoperchiati e piccoli uncini conficcati nella carne come in "Hellraiser" (1987) di Clive Barker, è evidente il maldestro tentativo di camuffare la pochezza dei circa 113, stanchi minuti di visione (veramente troppi!) facendo ricorso a sequenze di tortura e morte sempre più elaborate e grondanti emoglobina, tanto che perfino il twist ending risulta meno inaspettato del solito e poco soddisfacente.
Aspetto, quest'ultimo, che più di ogni altro testimonia la caduta del prodotto all'interno della letale morsa della serialità, la quale, come accaduto per horror cult del calibro di "Nightmare-Dal profondo della notte" (1984) e "Venerdì 13" (1980), prevede per i vari sequel del capostipite soltanto l'amplificazione dell'elemento di spicco, quindi la violenza. Ma, se nei film che vedono protagonisti i sanguinari Freddy Krueger e Jason Voorhees essa, rappresentata attraverso veloci sequenze di omicidio poco dettagliate, finisce per provocare nello spettatore un certo effetto liberatorio, in "Saw 3", che non ci risparmia neppure un'operazione chirurgica a cranio aperto ed il decesso di una donna congelata viva, assume soltanto i connotati di un gioco di celluloide forzatamente sadico e, di conseguenza, di cattivo gusto.
D'altra parte, cosa ci si poteva aspettare da un lungometraggio attorno a cui, in patria, ruota perfino una squallida trovata pubblicitaria che vorrebbe un numero limitato di locandine colorate con inchiostro rosso mischiato al sangue dell'attore protagonista Tobin Bell?

La frase: "Voglio fare un gioco; le regole del gioco sono semplici, la conseguenza del non rispettarle è grande: la morte".

Francesco Lomuscio By Filmup

Opinione Personale:
Bhè che dire...Vedendo questo terzo episodio, non posso far altro che apprezzare in pieno la trilogia di Saw.Con questo terzo capitolo, tutti i nodi vengono al pettine e la storia (anche dei primi due episodi),viene spiegata in tutti i suoi minimi particolari.Jigsaw, si rivela un'altra volta il re degli enigmi e non il diabolico assassino che tutti si aspettano,e ciò lo si può notare dalla frase che dice proprio lui "io odio gli assassini".Quindi posso concludere dicendo che è veramente ben fatto, crudo, macabro, suspance,terrore e ciò lo rende forse la miglior trilogia horror esistente, mi ha lasciato di stucco non pensavo che una persona potesse pensare ad una trama così ingarbugliata,perciò consiglio a tutti(forse per i bimbi è meglio di no) di vederlo perchè merita veramente due ore della vostra vita.

Ed infine una piccola chicca per convincervi definitivamente....il Trailer ufficiale in italiano di Saw III....Buona Visione:

"Ti Scatterò una Foto" by Tiziano Ferro

Ecco la colonna sonora dell'attesissimo sequel di 3MSC:"Ti scatterò una foto" by T.Ferro


Ecco il Video Della Canzone:

3MSC:Ponte di Corso Francia

Il Ponte di Corso Francia
"Non lo so, non riesco a capire. Sarò malato, ma io amo questo ponte. Ci devo passare almeno due volte al giorno"
Questa la frase che Nanni Moretti diceva in "Caro Diario". Il ponte in questione è "ponte flaminio a corso di francia", ovvero per i romani "er ponte -o viadotto- de corso francia" (mi raccomando di strascicare la "c"). Ora, a chi non è romano, a chi ci transita di rado o non ci è mai capitato, dico che questa lunga striscia bianca, rivestita in travertino e costellata di fari e lupe capitoline, sta là dagli anni '50 (finito, intendo, la costruzione iniziò a ridosso degli anni '40) e sembra quasi che un tacito accordo con i cittadini ne abbia fatto lo stendardo, la lavagna, il proclama delle pene d'amore degli abitanti della città eterna. Per anni è stato coperto di scritte, devo dire maciullato più che coperto, poi per un periodo di tempo abbastanza lungo è stato lasciato vuoto, ma ora, nel giro di una manciata di settimane, sono tornate - e tutte insieme poi- le dichiarazioni, suppliche, le ostentazioni degli amori dei Romani.
E non c'è verso... Allora mi domando se le aquile di marmo che osservano dall'alto questi graffitari invaghiti non stiano là per questo, se tutti questi segni, lasciati con la grafia incerta di chi ad una bomboletta non sa quasi nemmeno come si tolga il tappo, non abbiano dato al ponte flaminio un significato che va al di là del "decoro urbano" ... Salvo poi realizzare che la rassicurante, lineare, solida e squadrata striscia di marmo era così bella tutta pulita, e che le scritte, anche a me, forse venivano molto meglio sul mio diario di scuola.

sabato 10 marzo 2007

Scusa se ti chiamo amore: Il faro degli innamorati

BENVENUTI NEL FARO DEGLI INNAMORATI!

Momenti di sogno. Passeggiate mano nella mano, tramonti indimenticabili..il Faro degli Innamorati è unico nel suo genere.
A poca distanza da Giglio Castello, isolato nella macchia mediterranea.





Una vacanza romantica e meravigliosa, un rifugio d’amore, circondati da una splendida pineta,
cullati dalla profumata brezza dell’Isola Blu...




La strada panoramica per il Faro con vista mozzafiato che s’inerpica sui dolci declivi dell’Isola Blu...




Il suggestivo profilo dell’Isola Blu dalla strada che conduce al Faro del signor Winspeare...




Un altro scorcio del Faro degli Innamorati... letteralmente tre metri sotto il cielo!




La meravigliosa pineta che circonda il Faro degli Innamorati.
Camminare insieme sotto gli aghifogli, riposarsi al fresco
della loro ombra con i gabbiani che cantano in lontananza...




Chi mai avrà acconciato così questi buffi cespugli? Sentinelle d’erba sul ciglio della strada...




Il promontorio su cui si erge la torre del Faro degli Innamorati.




Niente e nessuno vi disturberà nel Faro degli Innamorati... bagnati dalla calda luce del sole di Toscana,
tra bianchi stucchi e arredi caratteristici.
Non vorrete più venire via!




Ascolta... le note del pianoforte evocano il ritmo del cuore...




Un vecchio grammofono... dolci melodie d’amore, ballare abbracciati
e non pensare a nient’altro... solo a tenersi stretti.




Per un pranzo coi fiocchi, l’insostituibile signora Brighel è pronta a prepararvi con amore i suoi manicaretti:
zuppa di ricci e mousse di tonno.




Immagina... svegliarsi la mattina con la persona che ami, il dolce riverbero della luce che gioca con i suoi capelli...




Ospite d’onore: Federico Moccia, sulla strada che sale verso il Faro degli Innamorati.




Federico sulla torre del Faro degli Innamorati, con il promontorio sullo sfondo. Federico è stata l’unica persona che è
riuscita a coinvoilgere il ritroso signor Winspeare, taciturno guardiano del faro, in un’accesa conversazione.




Federico e il figlio del signor Winspeare, sua guida durante la visita al Faro degli Innamorati.